lunedì 15 febbraio 2021


CARISSIMI PUBBLICO NEL NOSTRO BLOG IL LABORATORIO D'ARTE E IMMAGINE

 uno dei tanti effettuati in collegamento con storia: 
LA NIKE DI SAMOTRACIA:



ECCOVI I VOSTRI DISEGNI UNO PIù AFFASCINANTE DELL' ALTRO!

Cos'è la Nike di Samotracia?
La Nike di Samotracia è
conservata al Museo del Louvre di Parigi ed è una delle sculture più belle e struggenti che l’antichità ci abbia consegnato.

 Chiunque vi si sia trovato di fronte, ha potuto dire che è impossibile non rimanerne ammaliati. 
Ma perché ci ha affascinato? Qual è il segreto di tanta misteriosa bellezza?
Cosa ci ha insegnato?


Ci ha affascinato per la sua storia, per la sua bellezza imperfetta, perchè è stata collocata in uno dei più bei musei: il Louvre.

Ecco la sua storia:

La storia della Nike di Samotracia

Scolpita a Rodi in epoca ellenistica, la Nike di Samotracia fu realizzata per celebrare la vittoria della piccola flotta navale di Rodi contro l’esercito del re siriano Antioco III

In greco, infatti, il vocabolo “nike” vuol dire vittoria (è proprio da questa parola che deriva il nome del noto marchio di scarpe). 

L’autore dell’opera è sconosciuto, ma con tutta probabilità si tratta dello scultore ellenistico Pitocrito, come viene suggerito dal nome rinvenuto sul basamento della statua. 

Dopo esser rimasta nel santuario dei Grandi Dei di Samotracia per tanti secoli, la Nike scomparve misteriosamente. 

Fu rinvenuta il 15 aprile del 1863 in stato frammentario dall’archeologo francese Charles Champoiseau e acquistata successivamente dai francesi e collocata  all'entrata del Louvre.

Che cosa ci ha insegnato?

La sua figura maestosa, ma anche molto vera, bellissima in tutti i suoi difetti, ci ha  insegnato il valore dell’imperfezione, dove il limite (in questo caso, la mutilazione causata dal passare degli anni) non ne ha diminuito la sua bellezza, bensì l'ha esaltata. Un insegnamento prezioso in questo periodo in cui la bellezza è diventata un modello irraggiungibile di perfezione, e dove spesso tutte le imperfezioni vengono cancellate dai device tecnologici. 





Dal nostro sussidiario invece abbiamo avuto queste informazioni:





ECCO COME LA VEDIAMO ATTRAVERSO I NOSTRI OCCHI E COME L'ABBIAMO DISEGNATA E INTERPRETATA




























maestra Mariagrazia
 

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