lunedì 12 aprile 2021



LA CLASSE 5A HA PARTECIPATO AL CONCORSO DELLA GIUNTI 
"LA TERRA è IL MIO TESORO"
CON QUESTO ELABORATO: VOTATECI, VOTATECI A QUESTO LINK



ABBIAMO REALIZZATO  IL NOSTRO GIOCO DELL'OCA CON LE NOSTRE IMPRONTE ECO E NON ECO SOSTENIBILI

LE IMPRONTE VERDI SONO ECO SOSTENIBILI INVECE QUELLE NERE SONO NON ECO SOSTENIBILI








 ringraziamo di cuore chi ci voterà







 

martedì 30 marzo 2021

                 


                     STORIA E MUSICA


                 LA  MUSICA E I ROMANI
























lunedì 29 marzo 2021


 In questo periodo di DAD,

la classe 5A ha continuato a lavorare sul prosecuo della Staffetta di scrittura, con la lettura e comprensione dei capitoli scritti da altre classi, di varie scuole sparse in tutta Italia, ma sempre unite da un filoconduttore “scrivere e leggere” 

anno scolastico: 2020/2021 

Bimed 

Capitolo 9 

Un’amara scoperta 

«Buonissima questa caponata! E che dire di questi ravioli con il sugo: una pasta sottile e un ripieno saporito!» dice la mamma facendo passare la forchetta di piatto in piatto e aggiunge: «Strepitoso questo pranzo, ma ora, rimboccatevi le maniche perché voglio vedere tutta la cucina pulita e in ordine». 

Finito di lavare e sistemare, i quattro ragazzi si dirigono verso la pasticceria per comprare i dolcetti e concludere in bellezza il loro pranzo. Già qualche metro prima di arrivare davanti alla vetrina de “La gigantesca zeppola”, 

1-COSA SENTONO I RAGAZZI PRIMA DI ARRIVARE DAVANTI ALLA VETRINA DE LA "GIGANTESCA

ZEPPOLA 

i ragazzi sentono diffondersi nell’aria l’odore intenso della pasta di zucchero, della crema calda, del caramello e della marmellata spalmati sul pan di spagna al cioccolato e sulla frolla speziata alla cannella. 

2-COSA SUCCEDE A GENNARO? 

È un attimo e Gennaro comincia a piegarsi sulle ginocchia come se le gambe fossero diventate di burro. 

3-COSA SUCCEDE AD ALICE, EDOARDO? SPIEGA I PARTICOLARI. 

Alice, Edoardo e Mirko intervengono molto velocemente cercando di sostenerlo dalle braccia per evitare che urti la testa, ma Alice inizia a sentirsi male, perde l’equilibrio traballando avanti e indietro e si sostiene a un palo vicino. Anche Edoardo avverte l’odore di dolci che penetra nel naso e sente di perdere le forze: le gambe iniziano a tremare, un pallore in viso prende il posto del colorito roseo e un senso di nausea lo spossa. 

4-MIRKO A COSA SEMBRA ESSERE MENO SENSIBILE? 

Mirko sembra essere meno sensibile alla vicinanza dei dolci e, con tutta la forza che ha, cerca di aiutare i suoi amici a rialzarsi e ad allontanarsi dalla pasticceria. 

Già voltato l’angolo, si riprendono e tornano in sé. Preoccupati e straniti, insieme, i quattro tornano a casa di Gennaro e si radunano nella casetta sull’albero per discutere dell’accaduto. «C-cosa p-pensate c-che sia successo?» domanda Edoardo balbettando agli amici. «È successo tutt’a un tratto e non ho capito nulla!!» risponde Alice ancora spaventata. Gennaro è stordito dall’accaduto: non gli capitava oramai da diverso tempo di perdere il controllo di se stesso. 

5- MIRKO COSA PENSA? 

Mirko sembra avere la risposta a tutto ciò: «Ripensando, vi siete sentiti male a causa dell’odore dei dolci. Pensate che sia assurdo che i dolci siano un punto di debolezza per noi?

Un po’ come la criptonite per Superman?» 

Gli amici si guardano negli occhi increduli ma, dopo tutto, non è tanto strano: 

6-COSA PROCURANO I DOLCI? 

i dolci annientano i loro superpoteri e li indeboliscono. 

7-I RAGAZZI COSA SCOPRONO, A CAUSA DI CHE COSA EFFETTUANO QUESTA SCOPERTA? 

Mentre parlano, piccolissime “coccinelle”, nascoste tra le assi di legno della casetta, ascoltano tutta la conversazione. I ragazzi si sentono osservati e un rumorino, causato dal malfunzionamento di una delle bestioline robotiche, svela la loro presenza. Mirko le riconosce: sono le stesse che aveva usato con i suoi tirapiedi 

per fare uno scherzo a un suo compagno di classe. 

Perché Alex, Christian e Morgan le hanno piazzate lì? Quali sono le loro intenzioni? Sono amici… o almeno così pensano Gennaro, Alice, Edoardo e Mirko. 

8-COSA BISOGNA FARE per far capire loro che non devono 

usare questi stratagemmi ma devono avere fiducia? Bisogna dare un ammonimento per far capire loro che non devono usare questi stratagemmi ma devono avere fiducia. Edoardo ha un’idea: «Li inviteremo nella casa sull’albero e offriremo loro pizzette salatissime e bevanda “corretta” ai lassativi!» spiega sghignazzando. 

Per quanto la scena dei ragazzi, che a stento trattengono il mal di pancia e le puzzette, sia divertente, Gennaro non può fare a meno di mostrarsi contrario. 

«Se li sottoponiamo a una punizione così vergognosa, anche loro faranno lo stesso con noi e i dispetti continueranno all’infinito. 

8-COSA BISOGNA FARE per far capire loro che non devono 

usare questi stratagemmi ma devono avere fiducia? 

Per conquistare la loro fiducia e farli diventare davvero nostri amici, dobbiamo discutere con loro!» 

«Pensi davvero che possiamo fidarci e contare sul loro aiuto?» dice titubante Alice e

aggiunge: «La presenza di queste “coccinelle” ti fa capire che non sono cambiati per nulla.» Seduto nell’angolo a riflettere, Mirko interviene: «Io li conosco bene! Sono stato un loro stretto compare. Semplicemente non si rendono conto del proprio valore» fa una pausa e poi riprende «Quando stavamo insieme, Alex, Christian e Morgan si sentivano persi senza di me perché pensavano che fossi io la mente del gruppo, ma non si rendevano conto che io mi sarei sentito inutile senza la loro compagnia. Spesso erano loro che pianificavano le nostre marachelle mentre io prendevo solo l’iniziativa». 

9-Edoardo, ancora poco convinto, cerca di tirare le somme, QUINDI cosa pensa? 

Edoardo, ancora poco convinto, cerca di tirare le somme: «Per cui tu dici che hanno bisogno di qualcosa che li faccia credere in se stessi?» 

Balzando dalla sedia, Gennaro sembra avere un’idea: 

10-Gennaro che idea ha? 

«Che ne dite se provassimo a chiedere un consiglio a loro su come risolvere il problema “dolci”?!» 

Come al solito Gennaro si rivela il più saggio. 

Seppur con aria perplessa e senza parlare gli amici annuiscono e decidono che la via del confronto li unirà davvero.


giovedì 25 marzo 2021


STORIA

I LAVORI DELLA 5A 

SU TORINO E L'IMPORTANZA DEL CASTRUM ROMANO:


TORINO DETTA JULIA AUGUSTA TAURINORUM HA AVUTO ORIGINE DA UN CASTRUM ROMANO





L' ACCAMPAMENTO MILITARE IN LATINO CASTRUM: 
era a pianta quadrata ed era diviso da due vie che tagliavano il campo in quattro parti esatte, il cardo e il decumano: la prima andava da NORD a SUD , mentre la seconda da EST a OVEST.




OGNI CAMPO AVEVA UNA PORTA DI ACCESSO PER LATO : QUELLA PRINCIPALE ERA DETTA PORTA PRETORIA.

SUL LATO OPPOSTO SI TROVAVA LA PORTA DECUMANA.

IL CAMPO ERA PROTETTO DA UNA PALIZZATA DOTATA DI TORRI DI AVVISTAMENTO E 

CIRCONDATO DA UN FOSSATO LARGO UN METRO E MEZZO E PROFONDO UN METRO.

 LE TORRI DI AVVISTAMENTO:


     




PIANTA DI UN ACCAMPAMENTO MILITARE ROMANO:





LA CITTà DI TORINO ALL'EPOCA DEI ROMANI 





Il nostro cruciverba 


 L' ESERCITO ROMANO 

    "S'IMPARA  ANCHE DIVERTENDOSI":
(IL MOTTO DELLA QUINTA A)
 
...ANCHE GIOCANDO ABBIAMO IMPARIAMO LA STORIA...

GRAZIE ALL'ESERCITO ROMANO ABBIAMO IMPARATO A CONOSCERE LE ORIGINI DELLA NOSTRA MERAVIGLIOSA CITTà : TORINO 








lunedì 15 febbraio 2021


CARISSIMI PUBBLICO NEL NOSTRO BLOG IL LABORATORIO D'ARTE E IMMAGINE

 uno dei tanti effettuati in collegamento con storia: 
LA NIKE DI SAMOTRACIA:



ECCOVI I VOSTRI DISEGNI UNO PIù AFFASCINANTE DELL' ALTRO!

Cos'è la Nike di Samotracia?
La Nike di Samotracia è
conservata al Museo del Louvre di Parigi ed è una delle sculture più belle e struggenti che l’antichità ci abbia consegnato.

 Chiunque vi si sia trovato di fronte, ha potuto dire che è impossibile non rimanerne ammaliati. 
Ma perché ci ha affascinato? Qual è il segreto di tanta misteriosa bellezza?
Cosa ci ha insegnato?


Ci ha affascinato per la sua storia, per la sua bellezza imperfetta, perchè è stata collocata in uno dei più bei musei: il Louvre.

Ecco la sua storia:

La storia della Nike di Samotracia

Scolpita a Rodi in epoca ellenistica, la Nike di Samotracia fu realizzata per celebrare la vittoria della piccola flotta navale di Rodi contro l’esercito del re siriano Antioco III

In greco, infatti, il vocabolo “nike” vuol dire vittoria (è proprio da questa parola che deriva il nome del noto marchio di scarpe). 

L’autore dell’opera è sconosciuto, ma con tutta probabilità si tratta dello scultore ellenistico Pitocrito, come viene suggerito dal nome rinvenuto sul basamento della statua. 

Dopo esser rimasta nel santuario dei Grandi Dei di Samotracia per tanti secoli, la Nike scomparve misteriosamente. 

Fu rinvenuta il 15 aprile del 1863 in stato frammentario dall’archeologo francese Charles Champoiseau e acquistata successivamente dai francesi e collocata  all'entrata del Louvre.

Che cosa ci ha insegnato?

La sua figura maestosa, ma anche molto vera, bellissima in tutti i suoi difetti, ci ha  insegnato il valore dell’imperfezione, dove il limite (in questo caso, la mutilazione causata dal passare degli anni) non ne ha diminuito la sua bellezza, bensì l'ha esaltata. Un insegnamento prezioso in questo periodo in cui la bellezza è diventata un modello irraggiungibile di perfezione, e dove spesso tutte le imperfezioni vengono cancellate dai device tecnologici. 





Dal nostro sussidiario invece abbiamo avuto queste informazioni:





ECCO COME LA VEDIAMO ATTRAVERSO I NOSTRI OCCHI E COME L'ABBIAMO DISEGNATA E INTERPRETATA




























maestra Mariagrazia
 

LA CLASSE 5A HA PARTECIPATO AL CONCORSO DELLA GIUNTI  "LA TERRA è IL MIO TESORO" CON QUESTO ELABORATO: VOTATECI, VOTATECI A QUESTO...